Vivo nella più piccola e antica Repubblica del mondo: San Marino.
Iniziai a scrivere alcune poesie e brevi racconti nel 2000 per esorcizzare un lutto familiare, ma il mio percorso letterario ebbe inizio tre anni dopo quando, quasi per gioco, partecipai a un concorso.
Il mio racconto ottenne il consenso di una vasta giuria popolare, si classificò al terzo posto e venne inserito, di diritto, nell’antologia edita dalla Newton e Compton.
Ora, a distanza di anni e con alle spalle tante opere al mio attivo, sorrido al pensiero di quando, poco più che una bambina, aprii un quaderno a righe sul tavolo della cucina e con aria solenne e negli occhi l’entusiasmo irrefrenabile tipico dell’età, dichiarai a mia madre che avrei scritto un romanzo.
Come se avessi aperto un cancello a una mandria impazzita, le idee presero a scalpitare e mi travolsero con la forza di un uragano. Non riuscii a gestire quell’impatto e dopo una serie di tentativi e cancellature, arrabbiata con me stessa per quella sconfitta, chiusi in malo modo il quaderno convinta di aver bandito per sempre quel sogno infantile. Non avrei mai immaginato che, nonostante tutto, quel seme aveva attecchito e in età matura avrebbe dato i suoi frutti e tante soddisfazioni.
Prima di approdare alla scrittura mi sono “nutrita” per anni della lettura.
Indimenticabile il mio primo libro: Le avventure di Pinocchio di Collodi. Ricordo che dimenticai me stessa a tal punto che soffrii fino alle lacrime e gioii con il famoso burattino e la fata Turchina. Furono emozioni così intense che ancora oggi mi sembra di sentirle sotto pelle.
Da quel momento mi innamorai perdutamente della lettura. Mi si era aperto un mondo sconosciuto e affascinante che mi rapiva e mi trasportava lontano. Divoravo le favole e la mia sete aumentava alla fine di ogni storia, così come aumentava la bramosia di “vivere” nuove avventure.
Nell’adolescenza ho ammirato e amato il romanticismo di Liala, la mia prima grande Maestra, ho sognato e imparato a “vedere” attraverso le sue minuziose descrizioni a osservare le caratteristiche di ogni personaggio e a cogliere le sfumature.
La lettura mi ha spalancato le porte della fantasia e della creatività. Mi è stata amica e compagna negli interminabili anni di collegio. È stata un’oasi di ristoro e un balsamo per l’anima, un rifugio amorevole e una insegnante di vita.
Dopo le favole e i romanzi, i saggi mi hanno instillato la curiosità di entrare più a fondo nell’animo umano e riflettere sul perché delle cose.
Ricordo che iniziai a scrivere senza sapere dove questa strada, a tratti impervia e densa di ostacoli, mi avrebbe portato. Solo una cosa era ben chiara nella mia mente: volevo regalare un momento di svago, tante emozioni e una mano amica per alleggerire il quotidiano, cercando di non essere banale, ma con un occhio rivolto alle tematiche della vita stessa.
L’ispirazione mi ha colto di sorpresa e in momenti impensati, scaturita da una frase letta, da una immagine o dopo una considerazione. I personaggi appena abbozzati in un refolo di vento, non mi hanno mai dato tregua. Con il passare del tempo la loro tenacia ha sempre sconfitto la mia ritrosia.
Ogni mia opera è stata una sfida. Ho spaziato in vari campi: dalla poesia ai racconti, dalla favola al romanzo d’amore intriso di storia, avventura e un pizzico di giallo, fino ad approdare al Fantasy. Continuerò a scrivere fino a quando la fantasia e l’entusiasmo mi sosterranno e avrò doni meritevoli da essere condivisi.